GLI INVESTIMENTI PUBBLICI: UNA CHIAVE PER LA CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE DEL NOSTRO PAESE

01.07.2020

Mikaela Martellotti

Il passato aiuta a comprendere quali sistemi, politiche e strumenti hanno avuto un impatto positivo sulla crescita di ogni settore del nostro Paese. Serve a non ripetere azioni che si sono rivelate fallimentari per i sistemi economici. Se sono migliorati man mano, anche se non di pari di passo, lo si deve alle operazioni di investimento. 

Questo termine indica un insieme di spese in conto capitale dello Stato e delle altre Amministrazioni pubbliche, finalizzate a incrementare lo stock di capitale fisico o tecnologico a disposizione del territorio e del sistema produttivo la cui utilità non si esaurisce nel corso di un esercizio finanziario (anno). La loro funzione consiste nell'impiegare risorse economiche per realizzare o implementare un servizio (istruzione, sanità, trasporto) o di opere di pubblica utilità ( strade, ponti, infrastrutture). 

Il lockdown dovuto alla diffusione del coronavirus è l'occasione fondamentale al fine di investire per rimettere in moto l'economia e per evitare ulteriori gravi crisi economico-finanziarie. Un periodo che ha fatto riflettere su quanto sia importante l'intervento dello Stato e dell'UE. Ma c'era bisogno di un evento del genere per avere aiuti "dall'alto" e per indirizzare il nostro futuro in una prospettiva migliore? Le istituzioni pubbliche italiane sono state costrette a prendere delle decisioni per sostenere l'economia e ogni altro aspetto, in modo che nessuno venga lasciato indietro e tutti ne possano trarre benefici. L'emergenza sanitaria, come altri eventi storici, ha messo alla luce le lacune in alcuni settori e ciò che funziona, deve essere un punto di ripartenza per migliorare la situazione rispetto a quella precedente. Il decreto di rilancio ha previsto un pacchetto da 55 miliardi di euro da usare per applicare le opportune misure di sostegno. 

Tra queste rientra l'incentivo per il turismo che comporta autonomamente il 13% del PIL che arriva al 20% includendo quello della cultura. Si deve investire nella cultura e nel turismo, sono un' accoppiata vincente per far conoscere le bellezze italiane al mondo e per incrementare la competitività con altri Stati. Quindi, sarebbe un investimento sulla cultura che renderebbe molto generando nel tempo una società più avanzata. 

Con la stagione estiva alle porte e per evitare grandi perdite , le istituzioni politiche hanno pensato di stanziare circa 4 miliardi di euro. Ha previsto di promuovere il turismo con dei bonus vacanze pari a 500 euro spendibili in alberghi, bed and breakfast, agriturismi entro il 2020. Sono destinati alle famiglie, affinché possano riscoprire mete turistiche italiane che non hanno niente da invidiare a quelle dell'estero. Ma, soprattutto, per evitare che persona perdano il proprio posto di lavoro e le strutture turistiche abbiano la possibilità di riaprire. La scarsità delle risorse sanitarie è stata il cuore delle polemiche, l'emergenza sanitaria ha messo davvero in crisi tale settore. Non erano sufficienti i posti letto in terapia intensiva, i respiratori, l'abbigliamento monouso. Tale situazione ha sottolineato gli infiniti turni degli infermieri e dei medici, perché il personale sanitario non era abbastanza per curare i pazienti contagiati , quindi, è stata data la possibilità ai giovani neolaureati di essere immediatamente inseriti nelle strutture ospedaliere e di inviare candidature spontanee per consentire anche di dividere il carico di lavoro. Ciò è stato uno spunto di riflessione per le autorità nazionali, devono investire maggiormente nella sanità. Lo stesso vale per la ricerca scientifica che merita una maggior attenzione da parte del governo, poiché darebbe uno slancio al territorio italiano e soprattutto, può funzionare da incrementare la crescita e la competitività italiana ed internazionale. Perciò, bisogna consolidare i legami tra imprese, centri di ricerca ed università, per valorizzarla al meglio con le dovute risorse, per creare nuovi impieghi. Non possono essere snobbati pilastri così importanti per avvantaggiare l'economia, per migliorare la qualità della vita. A questi si aggiunge l'istruzione, altro motore fondamentale per il futuro dell'uomo, nonostante ciò, gli stanziamenti risultano distribuiti in malo modo. Essa favorisce un livello educativo di qualità, contribuisce ad eliminare le disuguaglianze tra uomini e donne sui posti di lavoro. Fornisce agli studenti una preparazione per capire quali sono i propri diritti e doveri. Ogni scuola deve , o almeno dovrebbe, essere dotata di strutture agibili per poter garantire la sicurezza degli studenti e del personale, considerando che sono trascurate e che molte volte non hanno retto le scosse di terremoto in alcune zone. Per favorire l'inclusione sociale di particolari categorie di soggetti (es. autistici ) le strutture dovrebbero supportate di più dalle istituzioni. In questo modo, avrebbero fondi da usare per creare opportunità in cui tali soggetti possano svolgere nuove attività educative, a migliorare le proprie forme di comunicazione con il mondo esterno, a relazionarsi con gli altri. Gli investimenti devono essere un perno per ottimizzare il settore sociale e per consentire ad ogni cittadino di accedere a tale servizio essenziale. Lo Stato dovrebbe investire su un cambio generazionale per consentire ai giovani di entrare nel mondo del lavoro senza che il loro inserimento sia vincolato dall'innalzamento dell'età pensionabile, da anni di precariato. Dovrebbe supportare le donne lavoratrici senza che vengano messe davanti ad un bivio: famiglia o carriera professionale. La Pubblica Amministrazione dovrebbe porre maggior cura sulle risorse umane da selezionare e gestire, assicurando che nessuno perda il proprio impiego. Il lavoro è uno strumento che favorisce l'economia e l'inserimento nella società, permette di vivere in condizioni dignitose con i propri guadagni. Non a caso, infatti, "l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ", questo perché il lavoro nobilita l'uomo. 

È un valore riconosciuto dal testo costituzionale che è essenziale per acquisire la cittadinanza, per garantirsi un adeguato livello di benessere e per affermare uno status di uguaglianza fra i cittadini. Proprio nella fase post-coronavirus l'impegno del governo italiano deve puntare a preservare il lavoro per aiutare la ripresa. Come il lavoro contribuisce allo sviluppo personale, anche gli investimenti sono uno strumento per valorizzare la dimensione socio-economica del Paese